L'acqua è troppo pulita ....

Da Eugenio Poloni Gio 16 Ago 2012 - 15:35

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E’ proprio vero che i pescatori (e i cacciatori) sarebbero capaci di lamentarsi “per le scarse risorse” anche nel Giardino dell’Eden!

Comunque quella che posto è una foto del tratto sorgentizio e incontaminato di uno dei fiumi della Provincia: l’acqua gelida che vi scorre si potrebbe tranquillamente bere, le attività antropiche sono praticamente assenti, la possibilità di incontrare altri pescatori è remota …..

Per un PAM è facile immaginare che, in tale ambiente, (quasi) ad ogni posa di un qualsiasi attractor, nelle invitanti buchee correntinecorrisponda una decisa salita dell’affamata fariotta di turno.

Purtroppo non è così, perché come mi è spesso capitato di constatare, acque troppo “asettiche” rendono la vita difficile un po’ a tutti gli esseri che ci vivono dentro (e attorno), soprattutto ai macroinvertebrati che sono alla base di diverse catene alimentari.

In tali acque da cartolina, perciò, io ci ho preso solo qualche trotella le cui fattezze rivelano spesso una età molto superiore a quella che le dimensioni possono far pensare.

Voglio anche mettere in conto qualche prelievo dei “pezzi migliori” da parte di altri pescatori e la mia incapacità di allamare gli esemplari più qualificati (… e smaliziati), ma mi sa che in ambienti come questi ci sia poco da fare (….. oltre che scattare belle foto). Naturalmente spero di essere smentito da esperienze diverse!

Certo è che negli squallidi fognoni di fondovalle le (superstiti) trote presenti crescono molto di più …...

E.

Da Penna Nera Dom 19 Ago 2012 - 2:19

hai propio ragione..... certo in questi posti eugenio non conta quanto sia lunga e pesante la povera trota... ma ben altro e credo che li ci sia la vera essenza del PAM!!!

Da MagicFLY Sab 1 Set 2012 - 17:53

Eugenio conosco troppo bene il fiume della foto.
Lo frequento da ben più di un ventennio, pescavo ancora con la tecnica tradizionale (ma già praticavo il No Kill) e devo smentire la Tua impressione. Infatti mi ricordo di gustose pescate, con trote che spesso si avvicinavano ai 30cm, trote che una volta allamate mostravano tutta la loro salute prodigandosi in salti e fughe continue.
Negli ultimi due anni però la situazione è quella che hai descritto Tu, cioè praticamente il deserto. Temo che il luogo sia stato oggetto di prelievo indiscriminato da parte di qualche pescatore "buontempone". In passato mi ricordo che i salmonidi erano presenti in maniera omogenea per tutto il tratto a salire. Cio mi fa pensare che non fossero frutto di ripopolamenti occasionali, o per lo meno non solo.

Non ci resta che sperare negli anni a venire .... magari il buontempone cambia sport.
Ciao

Da Eugenio Poloni Lun 3 Set 2012 - 11:59

MagicFLY ha scritto: Temo che il luogo sia stato oggetto di prelievo indiscriminato da parte di qualche pescatore "buontempone". Non ci resta che sperare negli anni a venire .... magari il buontempone cambia sport.
Ciao

Il rischio “bontempone” (anche più di uno …) è più che possibile e anche io, in passato, in quei tratti ci prendevo qualche trota decente e sempre parecchie di taglia minuscola. Se c’è, spero anche io (senza augurare cose troppo spiacevoli!) che cambi almeno passatempo …...

L’idea del fiume tendenzialmente “povero”, tuttavia, ancora ce l’ho, anche perché avevo l’impressione che sulla buchetta ove prendevo una trota più grande ci fosse solo quella (che, con scarsità di risorse alimentari, forse si era mangiata anche tutte le sue consimili più piccole …).

Certo che queste sono mie osservazioni empiriche e opinabilissime che mi piacerebbe confrontare con dati scientifici (con i tempi che corrono chi vuoi che se ne freghi …..).

Voglio però riportare una mia esperienza avuta una quindicina di anni fa in occasione di un disastroso inquinamento del medio-alto Chienti che “sterilizzò” (nel senso furono annientati anche lombrichi, larve, rane, e ogni altra forma di vita) 4-5 km di fiume.

Con le lacrime agli occhi e la rabbia nel cuore feci un paio di km, censendo, praticamente, tutto quello che viveva lì fino a poche ore prima: la poca acqua (era estate) aveva trattenuto in ciascuna pozza i propri cadaveri.

Nonostante la triste circostanza, fu istruttivo constatare che, in questi piccoli ambienti, dove vivevano le (poche) trote di taglia, gli altri pesci (anche di specie diverse) erano quasi completamente scomparsi. Il caso più eclatante fu l’ultima grande buca (oltre 3 m. di profondità) in cui viveva solo una trota dalle dimensioni mai viste dalle nostre parti (almeno 3-4 kg) e due cavedani di 6-700 gr. (gli unici che forse erano riusciti a sopravvivere alle fauci del piccolo mostro!).

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