Con il mio caro amico.

La sveglia l'ho impostata alle ore 06:30 con l'idea di partire, all'indomani, verso le 07:30 o, al massimo, verso le 07:45.

Difficile prender sonno quando si è mentalmente sovra-eccitati, quindi nel letto ripassiamo, ancora una volta, l'elenco di tutto ciò che abbiamo caricato in auto.

Finalmente ci abbandoniamo all'abbraccio di Morfeo.

Ogni tanto ci si sveglia e buttiamo l'occhio all'orologio posto sul comodino... "è ancora presto", quindi ci rigiriamo e ci riaddormentiamo ma questa volta senza alcuna difficoltà.

L'eccitazione che abbiamo dentro, non ha nessuna intenzione di aspettare oltre e neanche la pazienza di aspettare che la sveglia suoni...
praticamente, pochi minuti prima dello scadere del tempo, la disattiviamo... poi, ci alziamo... anche se un pochino "stralunati", noi ci alziamo e con in corpo la voglia di fare tutto in fretta ma con l'accortezza di non fare troppo rumore... c'è chi dorme.

Dopo esser stati in bagno ed aver fatto anche una bella doccia, gli indumenti da indossare sono già lì, pronti dal giorno prima...
stessa cosa per la colazione, già apparecchiato.

O.K.! Ci siamo, sono pronto, ma il mio amico ?... gli faccio uno squillo al cellulare, ma... uno solo, per avvisarlo. Subito mi richiama.

Rispondo..."Buongiorno! Sono pronto e stò per venirti a prendere. Tu come sei messo ?".
Mi risponde... "Buongiorno ! Sono pronto anch'io... ti aspetto... Ciao".

Dopo aver salutato la moglie in "coma profondo"...prendo l'auto dal garage, un'ultima occhiata al bagaglio caricato e... partenza.
Una occhiata all'orologio, sono quasi le 07:10, molto bene.

L'aria frizzante, il sole con cielo sereno e il cinguettio degli uccelli infondono un senso di pace... solo questo i miei sensi percepiscono,
oltre alla stretta allo stomaco dovuto sempre per l'eccitazione.

Arrivo dal mio amico in 10 minuti, ed è già lì, fuori da casa con la sua attrezzatura ad aspettarmi.

Mi fermo e spengo il motore, uscendo dall'auto entrambi sorridiamo e con la frenesia che ci assale tra ghigni e schiamazzi fregandocene dell'ora, carichiamo l'auto... poi, finalmente, partiamo.

Sono le ore 07:35, sino qui tutto bene, ora è arrivato l'ultimo ostacolo da superare... il viaggio.

Appena partiti, nell'auto la radio è a basso volume che ci fa da sottofondo ma neanche ci facciamo caso a cosa l'emittente trasmette perchè abbiamo bisogno di sfogarci a parole, siamo felici, contenti, eccitati... un mix di emozioni che raramente nella vita ci assalgono tutte assieme e con l'incognita di come andrà la giornata, di cosa ci serberà il destino.

Più ci avviciniamo al sito prefissato e più la febbre sale, una febbre strana... una febbre che ti angoscia il solo vedere un'auto parcheggiata proprio dove volevi parcheggiare... una febbre che butta il morale a zero se poco poco vedi altre persone... una febbre che ti fà tremare le vene ai polsi.

E' uno scotto da pagare, ma non oggi, oggi la fortuna è dalla nostra parte, siamo soli... quindi, con grande serenità si parcheggia e la prima cosa da fare sarà... guardare l'acqua. Livello e colore... uno sguardo qua e là per vedere movimento sotto e sopra l'acqua, cercare delle ragnatele per vedere quali insetti ci sono caduti ed infine, buche, zone in ombra e strategia da prendere in considerazione per affrontare il fiume.

Tutto questo, assieme a un tuo caro amico... E' UNICO.
Condividere lo stesso desiderio, sentire e palpare all'unisono quell'emozione... felici di provare questi stessi forti sentimenti.
Gioire assieme... non ha eguali.

Torniamo alla macchina, tiriamo fuori i borsoni e l'occorente da pesca per cambiarci... qui ci si estranea un poco, concentrati per trasformarci in anfibi che pur entrando in acqua non ci si bagna neanche un pochino ma anche una seconda pelle che ci protegga dalle fredde acque del fiume... quando la metamorfosi è compiuta, torna ancora più forte la fibrillazione... pronti, si va !

Con il mio caro amico.