L'importanza di osservare l'ambiente, la natura, piante e insetti che le colonizzano

Primi anni di pesca a mosca, zona Cantiano, riserva nokill Burano.
Il regolamento della riserva prevedeva 2 turni, uno mattutino e uno pomeridiano..
Sono con un'amico, e intorno alle 13, ora del termine per il turno mattutino, ci avviamo a mangiarci la notra bella piadina al chiosco vicino al Ponte Romano...Piada e Birra in mano, ci avviamo verso il corso d'acqua a guardare le trote in corrente...
qualcuna, in caccia, continua a bollare ma non capiamo su cosa salga...chiaccheriamo del piu' e del meno e ci avviciniamo a delle piante
che ornano la sponda....sulle foglie di questa vedo dei bruchi, lunghezza 3-4 cm....ne prendo uno e lo butto in acqua a monte della trota che sale a bollare....e...Pam....una cacciata decisa [Devi essere iscritto e connesso per vedere questa immagine] ....non ci penso 2 secondi...ho sempre con me il materiale da costruzione e mi fiondo in macchina a tentare di costruire qualcosa al volo...prendo ami da streamer ( misura 8 o 10 non ricordo bene quale usai ) e mi metto a costruire un' imitazione di questo bruco....
alle 15 si ricomincia a lanciare manco a dirlo vado a lanciare su questa bella trota che sale anche sui bruchi....alla prima passata era gia in canna che lottava....adrenalina a 1000....quel giorno ne presi altre con quel bruco, anche se mi son reso conto che avrei potuto e dovuto usare un amo di qualche misura piu' piccolo, visto che spesso le trote che lo attaccavano si sganciavano subito dopo poca lotta,
penso per il fatto che l'amo non sempre riusciva a bucare e perforare il labbro del pesce...alcune trote che lo attaccavano, poi, erano di medio-piccole dimensioni, e probabilmente l' amo era troppo grande per loro...ma anche se si sganciavano, il solo fatto di averle fatte salire ad attaccare l'esca era gia' una emozione particolare, non ce l'aspettavamo...eravamo alle prime armi e di solito non usavamo mai
esche di quel tipo, non eravamo cosi' smaliziati....e comunque quella imitazione ha dato risultati positivi solo in quel tratto...in altre zone del fiume non ebbi gli stessi risultati...tranne qualche trota curiosa, il bruco non attirava piu' di tanto...o almeno non come in quel tratto dove i bruchi erano di casa, sulle foglie di quella pianta...da quella volta non smetto mai di buttare un' occhio alla vegetazione che cresce sulle sponde per cercare, notare, gli insetti che ci vivono.
Ciao a tutti

.... ben fatto! L'osservazione di ciò che ci circonda dovrebbe essere alla base di qualsiasi attività ludica fatta a contatto con la natura.
Ciò, non solo per meri scopi utilitaristici (.... più pesci in canna, parlando di pesca a mosca) ma per cercare di comprendere l'ecosistema nel quale ci siamo inseriti.
Forse allargo troppo il discorso, ma conosco, ad esempio, un sacco di cicloturisti che considerano le campagne come mera distesa di piste naturali, di escursionisti per i quali conquistare la meta è solo una sfida con il proprio orologio,di canoisti che considerano il fiume come una palestra per misurare la propria abilità, di .... pescatori a mosca che utilizzano il fiume "con il paraocchi", per far sfoggio della propria tecnica o dell'attrezzatura all'avanguardia!
Certo che ciò è nulla di fronte agli inquinatori, cementificatori, speculatori e via discorrendo, tuttavia ritengo che un approccio non "coscente" alla fruizione delle risorse naturali sia, alla lunga, non meno pericoloso.
Mi scuso per l'intervento un po' O.T. .....
Cordialità.
EP